Sono Sergio Federico, nato a Napoli, ma vivo a Capri.
La terra, dove è nato il progetto “Giardino Mediterraneo” di Gin Mare è di famiglia da generazioni, oggi lo curo e mantengo personalmente.
È un agrumeto di limoni, arance, ed altre essenze.
Questo giardino l’ha creato il mio bisnonno, circa 150 anni fa. La mia famiglia l’ha mantenuto vivo negli anni, di generazione in generazione.
Un polmone verde al centro di Capri, sotto la Piazzetta. Non è facile trovare a Capri un pezzo di terra così verde, proprio nel cuore dell’isola. Qui vicino c’era una vecchia porcilaia e qualche stalla dove c’erano vacche ed altri animali domestici.

La storia del Giardino Mediterraneo
Quando eravamo piccoli, i miei fratelli ed io, insieme ai cugini, vivevamo questi spazi con grande spensieratezza, giocando agli indiani, cowboy e soldati.
A volte invece mio nonno ci metteva al lavoro. C’era il periodo della vendemmia, o quello in cui si raccoglievano i pomodori per fare tutti insieme la passata. Momenti magici anche quelli, in cui tutta la famiglia si ritrovava, ognuno aveva il suo ruolo e i pomeriggi trascorrevano in allegria, spensieratezza e fatica.
I miei figli a loro volta sono nati qui, e anche loro giocavano con gli amici in questi spazi.
Ora sono cresciuti e anche per loro continua a rappresentare un angolo di tranquillità in cui venirsi a rifugiare, per vivere la natura e la semplicità.

Il giallo dei limoni dalla Piazzetta di Capri
Vedere il giallo dei limoni spiccare in mezzo al verde, mi infonde gioia.
E il limone qui è un simbolo, un pezzo di cultura. In cucina lo ritroviamo ovunque, pietanze, dolci e condimenti fino a fine pasto con il limoncello.
Mi sento molto fortunato ad aver sotto gli occhi, ogni giorno, questo tesoro. Posso alzarmi, sceglierne uno e coglierlo direttamente dall’albero. È impagabile.
Sono tutti alberi piantati da mio nonno e che per me hanno un valore affettivo inestimabile.

Un valore aggiunto alla bellezza di questo posto. Scendo in giardino, vedo gli alberi, mi tuffo nei ricordi, sorrido, e torno in casa.
Le piante più vecchie hanno circa 80 anni, quelle più giovani ne hanno circa 40. Sono piante datate e tengo molto alla loro cura e conservazione. Gestisco il giardino rigorosamente in modo naturale, senza introdurre alcun prodotto chimico.

Come la natura crea, così consumo. E se un limone ha succo, lo spremo, se non ne ha, allora lo lascio sul ramo. Una filosofia di vita.
Il mio sogno è sempre stato quello di creare qualcosa di bello, che potesse esser visibile anche dalla piazza e che arricchisse l’orizzonte dell’isola. Basta affacciarsi dalla Piazzetta dove ogni anno ci vanno migliaia di turisti.
Si affacciano e vedono questo giardino.
