Il Cocktail della resilienza. Intervista a Carola Abrate
Oggi Med Drops incontra per voi Carola Abrate, bartender pluripremiata e oggi a La Drogheria di Torino.
Carola, cosa ami in particolare del tuo lavoro?
Ciò che più amo del mio lavoro è la trasmissione di emozioni tra me e i clienti attraverso un liquido: siamo energia ed empatia e senza la consapevolezza di questi due ingredienti fondamentali nella vita, non si potrebbero creare delle sinergie.
Credits Foodmakers
In che modo l’essere mediterranea influenza la tua professione?
Le mie radici sono mediterranee; parte tutto da qui. Il mediterraneo è semplicità, stupore, profumi ed aria fresca: un’immagine ricorrente che mi attraversa il cuore è pensarmi mentre mi avvicino ad una spiaggia, lancio via le scarpe, sento la consistenza della sabbia ed inizio a correre verso questa distesa blu, che mi provoca gioia, creatività e calma.
Cerco sempre di dare un pizzico di mediterraneo ai miei drink, grazie agli ingredienti che utilizzo: abbiamo l’immensa fortuna di vivere in un paese meraviglioso, fatto di cultura, storia, natura e bacche, fiori, frutti e chi più ne ha, più ne metta!
Credits Foodmakers
Cosa è per te l’ospitalità?
Di recente un collega ed amico mi ha dato questa definizione che ora vi riporto:
“Il bar non è un tempio, bensì un parco giochi; la gente si deve divertire e deve stare bene”.
Voglio sempre cercare di regalare nuove esperienze ai clienti che varcano la porta del bar e mi impegno ogni giorno per far sì che sia così.
Credits Altaflowless
Puoi descriverci un tuo posto del cuore?
La Drogheria è il mio posto del cuore, senza ombra di dubbio; la lascio andare per nuove esperienze che scoprirete a breve, ma quel luogo ha un posto speciale nel mio cuore per me e lo avrà sempre, poiché mi ha permesso di essere la persona che sono, professionalmente e non.
Credits Foodmakers
Puoi raccontarci la ricetta di un cocktail che rappresenti per te il concetto di mediterraneità?
Ne ho una in testa ed è l’unione perfetta di freschezza, spezie, erbe e sapori, nella sua semplicità: Gin mare, liquore di timo, sciroppo di cardamomo, bitter alla menta piperita, limone e ginger beer.
Decorazione? Una scorza fresca di limone e un rametto di rosmarino.
Credits Foodmakers
Come nasce il mix “Resilience”?
L’ispirazione che mi ha portato a creare “Resilience” contiene il concetto di similitudine, ovvero che ogni ingrediente facente parte del drink assomiglia e indica uno stato d’animo ed un’emozione. Credo fermamente nel fatto che essere mediterranei e italiani significhi provare una gamma infinita di emozioni e, dunque, essere italiani significhi anche aver un forte potenziale di resilienza.
Mi viene in mente “il sogno americano” negli anni venti e anche prima, la Fiat degli anni ‘60: famiglie intere che si spostano per trovare fortuna, con annesso il possibile fallimento, senza mai crederci troppo, senza mai rimanere troppo delusi; ma questo capita un po’ a tutti nel mondo. Esperienze tanto diverse con dietro un concetto estremamente simile: mai arrendersi e, se il sogno non ti fa abbastanza paura, allora probabilmente non è il sogno giusto.
Credits MixPlanet
Bio
Carola Abrate, giovane, ambiziosa con un percorso professionale ricco di successi. Seconda classificata al Barawards 2018, categoria Bartender dell’anno, e terza classificata nel 2019. Finalista italiana della Bacardi Legacy Cocktail Competition 2018, tre le più prestigiose competizioni internazionali dedicate alla miscelazione, concorso al quale prendono parte i bartender di tutto il mondo.
Responsabile ed Head Bartender per due anni e mezzo presso La Drogheria, un locale must di Torino in Piazza Vittorio, ha collaborato al progetto che avvolge l’enoliquoristica italiana e piemontese al Mad Dog Social Club, capitanato dai ragazzi di Freni e Frizioni e del Jerry Thomas Project a Roma ed ha collaborato con varie aziende e multinazionali, quali Martini & Rossi ,Contadi Gastaldi , Bordiga e Compagnia dei Caraibi.
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